Lo Zooforo del Battistero di Parma è un elegante fregio esterno che rappresenta in prevalenza figure di animali. Questo genere di decorazione zoomorfa è già presente in Grecia e in Asia Minore. Ha ampia diffusione nel Medioevo, grazie a opere letterarie chiamate bestiari. Gli animali, visti come portatori di messaggi morali, diventano specchio di vizi e virtù.
Uno straordinario spaccato di questa interpretazione del mondo è offerto dalle settantacinque formelle che compongono lo Zooforo del Battistero di Parma. Sono state realizzate dal cantiere di Benedetto Antelami, grandissimo architetto e scultore. Il marmo bianco e rosa di Verona prende vita, raffigurando in modo vivace e sorprendente l’eterna lotta tra il bene e il male.
Tra le figure spicca un’aquila, che incede fiera ed elegante nel suo morbido piumaggio. Una folaga galleggia invece con grazia. Le onde richiamano l’acqua corrente, utilizzata al tempo per il battesimo. E ancora vi è una raffinata rarità zoologica: un maestoso elefante turrito, simbolo di saggezza e castità.
Grande spazio viene riservato agli animali fantastici. Tra gli altri compaiono un misterioso cane marino e un’idra dalle sette teste, essere alato dal corpo di serpente. E’ inoltre presente uno degli ibridi più conosciuti: il basilisco, dal corpo di drago e testa e zampe di gallo. Grazie alla saga letteraria di Harry Potter questa figura ha acquisito nuova popolarità, creando un legame tra passato e presente.
Lo Zooforo del Battistero di Parma rappresenta il tentativo di interpretare e dominare le contraddizioni presenti nel mondo e in ogni essere umano. In principio regna il caos, poi l’ordine prevale. E le sirene tentatrici sono solo un lontano ricordo.