Il Natale a Parma è – naturalmente – tempo di buona tavola. Tra i riti delle feste giocano un ruolo importantissimo le ricette di famiglia custodite e tramandate gelosamente. Infatti ogni famiglia ha una propria versione delle ricette tradizionali: sapori e profumi del Natale sono legati agli affetti più cari.
La cena della Vigilia di Natale a Parma è tradizionalmente di magro. Tra i piatti più popolari ci sono i tortelli, rigorosamente fatti di sfoglia fresca. Il ripieno classico è di ricotta ed erbette (coste o spinaci), ma può essere anche di patate o di zucca. Su Internet potete trovare tante ricette, ma ogni parmigiano è depositario della sua versione autentica e inimitabile di questo piatto.
Quello che è certo è che la massaia parmigiana (rezdòra, perché la cucina tradizionale qui è faccenda troppo importante per essere affidata agli uomini!) serve i tortelli foghè in t’al butér e sughè col formaj – annegati nel burro e asciugati col formaggio – Parmigiano beninteso!
Il giorno di Natale a Parma trionfano gli anolini: due dischetti di pasta all’uovo racchiudono un ripieno di stracotto di manzo o di asinina, o più semplicemente di pangrattato, uovo e Parmigiano, ancora una volta a secondo delle tradizioni familiari.
Gli anolini, o galleggianti, si servono in brodo. Quindi sono sempre seguiti dal bollito, insaporito da gustose salsine di verdura, segreti di cucina che combinano deliziosamente cipolle, peperoni, carote, pomodori, aglio e prezzemolo.
La preparazione degli anolini comincia con il ripieno ed è laboriosa.
Spesso la fase finale della confezione degli anolini è un momento gioioso che coinvolge diversi membri della famiglia, grandi e piccini, esperti o pasticcioni.
In base all’età e all’esperienza, c’è chi è impegnato a tirare la sfoglia, chi suddivide il ripieno, chi ritaglia gli anolini con lo stampino di famiglia …
A chiudere il pasto ci sarà il tipico dolce di Natale a Parma: la spongata, un disco di pasta frolla che racchiude un dolce ripieno … ma questa è un’altra storia, tutta da scoprire!