La pieve di Fornovo fu punto di raccordo dei diversi percorsi romei che si diramavano dalla via Emilia, e rivestì pertanto un ruolo cruciale sul tratto parmense della via Francigena. Dedicata a Santa Maria Assunta, essa presenta  una decorazione plastica legata al mondo dei pellegrini.

La facciata della pieve di Fornovo ha forma a capanna e presenta una rigorosa muratura in pietra. Incastonate si trovano alcune sculture erratiche. Sul contrafforte di sinistra compare una lastra con due lottatori. I volti sono totalmente consunti, ma i corpi sono ancora vibranti e la resa della lotta realistica.

La statua del pellegrino

In una nicchia si trova una statua acefala che raffigura un viandante. La figura, quanto mai pertinente, è ricca di curiosi dettagli legati all’abbigliamento e agli accessori usati dai pellegrini. Si riconoscono un secchiello per l’acqua, una bisaccia appesa al fianco e un sacco portato sulle spalle, oltre a una cintura con appese cinque chiavi.

La lastra dell’inferno

L’elemento di maggior spicco presente nella facciata della pieve di Fornovo è senza dubbio la lastra vicina al contrafforte di destra, che mostra un’intensa raffigurazione delle pene infernali. In uno spazio esiguo ma incredibilmente dinamico sono raggruppate diverse scene con parecchie figure.

Gli episodi principali sono tre, e ognuno ha le sue “scene nella scena”. Nella parte centrale c’è un uomo che sconta le terribili pene legate al vizio capitale dell’avarizia. L’avaro è oppresso da tre borse, torturato da un diavolo che gli strappa i denti con una tenaglia, mentre un altro lo colpisce con un pesante forziere. Sul lato destro è presente un calderone ribollente di pece, pieno di dannati bloccati da due creature diaboliche. Sotto il pentolone, un’altra coppia di satanassi ghignanti attizza il fuoco coi soffietti. Infine a sinistra si assiste alla scena più movimentata: le anime dannate precipitano dall’alto trascinate da demoni alati e vengono inghiottite da un enorme drago con le fauci spalancate.

La composizione sembra rimandare alle infuocate -è proprio il caso di dirlo!- parole di qualche frate predicatore del tempo. Queste immagini dell’inferno, che a noi appaiono così divertenti, fungevano invece da monito per gli antichi pellegrini. Il viaggio verso il bene da essi intrapreso era essenziale per non rischiare il castigo eterno.

La pieve di Fornovo lungo la via Francigena

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