Sulla via Francigena la pieve di Fornovo racconta storie di pellegrini e santi con i suoi rilievi.
L’altare maggiore è decorato da una lastra in marmo duecentesca che narra con immagini eloquenti la storia di Santa Margherita di Antiochia di Pisidia in Siria che – benché vergine e martire – è nota come patrona delle partorienti.
La pieve di Fornovo racconta la storia di Margherita attraverso un bassorilievo duecentesco in marmo che decora l’altare maggiore. Le immagini sono vivide ma è necessario saperle interpretare.
La narrazione infatti segue un andamento sinuoso su due livelli. La storia inizia nell’angolo in alto a destra con il primo episodio e si conclude in basso a sinistra.
Margherita era figlia di un sacerdote pagano ma, rimasta orfana di madre, fu cresciuta da una balia cristiana con il risultato che il padre la cacciò di casa per la sua fede. L’anonimo scultore medievale ci mostra l’incontro fra la giovane Margherita che sta pascolando un gregge e un alto funzionario romano che se ne innamora. Lei, che si è consacrata a Dio, non esita a rifiutarlo. Lui prova a lusingarla, passa alle minacce, la fa incarcerare e torturare, ma lei grazie alla sua fede resiste a tutto, persino al demonio in persona che le sta davanti incatenato.
Il drago-Satana giunge allora ad inghiottirla, ma Margherita nel nome della Croce gli squarcia il ventre e ne emerge intatta. Proprio questo episodio fa sì che una fanciulla martirizzata a soli 15 anni sia invocata dalle donne che temono il parto.
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