La chiesa di San Nicomede si trova a pochi chilometri di distanza da Salsomaggiore Terme e risale al IX secolo.
Qui erano conservate le reliquie del martire Nicomede, che poi sono state traslate nella Cattedrale di Parma. La vicinanza di San Nicomede alla via Francigena garantì per lungo tempo un costante flusso di pellegrini.
Nel corso del tempo l’edificio fu molto rimaneggiato, in particolar modo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Per fortuna la chiesa ha conservato un ambiente di estremo interesse: la cripta. Essa si presenta composta da materiale di spoglio ed è molto suggestiva. Colpiscono i gradini consunti dall’uso, le lastre del pavimento sconnesse e le quattro colonne in marmo -due romane e due longobarde- che sostengono la struttura.
In un angolo si trova infine un pozzo, per tradizione ritenuto miracoloso. Anche l’antico nome della località, Fontanabroccola, richiamava proprio il pozzo della cripta, così abbondante d’acqua da ricordare una brocca colma fino all’orlo. L’acqua del pozzo della chiesa di San Nicomede curava il mal di testa. I sofferenti e i pellegrini si recavano in processione portando un mattone sul capo. L’uso del mattone aveva una funzione sia penitenziale sia propiziatoria. Deposto a fianco del pozzo miracoloso, simboleggiava il dolore che la potenza taumaturgica del santo aveva sconfitto mediante il mezzo sensibile dell’acqua.
Il bordo interno della vera del pozzo, striato dai solchi delle funi, attesta in modo tangibile e indelebile il suo utilizzo prolungato. Ancora all’inizio del Novecento era infatti frequente ricorrere all’intercessione di San Nicomede in caso di cefalea o emicrania. Oggi però la sorgente è contaminata, e il pozzo chiuso da una grata: contro l’inquinamento non c’è santo taumaturgo che tenga, purtroppo!