Tra le raffigurazioni di santi popolari e le scene della vita di Cristo che popolano le pareti all’interno del Battistero di Parma il Volto Santo di Lucca colpisce per la sua iconografia, insolita nella nostra città. Racconta una storia di devozione che appartiene a un mondo ormai lontano; una di quelle storie che appassionano!
Il Volto Santo raffigurato nel Battistero di Parma
Nell’affresco del nostro Battistero Cristo indossa una lunga, ricca tunica e ha la testa coronata. È crocifisso e si trova sopra un altare, ornato da un polittico con una cornice dorata. Alle spalle ha un drappo rosso con delle decorazioni in oro; sotto uno dei suoi piedi c’è un calice. Dall’altro lato si trova un menestrello inginocchiato che suona uno strumento a corda.
Questa raffigurazione doveva essere familiare per i devoti medievali che percorrevano le vie del pellegrinaggio verso Canterbury, Santiago de Compostela o in direzione opposta verso Roma. Lucca infatti era una tappa importante per i pellegrini proprio grazie al grande crocefisso ligneo chiamato Volto Santo.
Il Volto Santo di Lucca
Secondo la tradizione fu Nicodemo, che aveva conosciuto Cristo in vita, a scolpire il crocifisso. Non riusciva però a realizzare il volto di Cristo e furono gli angeli a raffigurarlo con un volto particolarmente espressivo, gli occhi aperti e il capo coronato.
Il crocifisso è la più antica scultura in legno d’Occidente e sarebbe giunta miracolosamente a Lucca, “scegliendo” di essere collocata nella cattedrale cittadina dedicata a San Martino.
Le immagini della Vestizione del Volto Santo sono tratte da Archivio Volto Santo
La statua è molto venerata a Lucca e in tutta la Toscana. Ogni anno il 13 e il 14 settembre in occasione della festa dell’Esaltazione della Croce si svolgono solenni celebrazioni e il crocifisso viene rivestito di ornamenti preziosi, che includono delle pantofole d’argento. Una delle pantofole è mantenuta in posizione da un calice pure d’argento.
All’interno del Battistero di Parma il Volto Santo e il menestrello
Ecco quindi che l’affresco all’interno del Battistero di Parma diventa un racconto: raffigura uno dei miracoli di questo crocifisso portentoso.
Un suonatore devoto in pellegrinaggio a Lucca, si fermò ai piedi del Volto Santo, offrendo tutto ciò che aveva, cioè la sua musica. Il Crocefisso gradì l’omaggio tanto da donargli una delle sue pantofole d’argento; ma il povero menestrello fu ingiustamente accusato di furto.
L’intervento divino lo scagionò e da allora una delle pantofole è sostenuta da un calice d’argento, proprio come nell’affresco di Parma.
Purtroppo non abbiamo documenti che ci dicano come mai proprio questo particolare episodio sia rievocato all’interno del nostro Battistero, ma resta la suggestione di una storia di devozione popolare che vede Cristo dalla parte dei più poveri.
Il Battistero è ricchissimo di decorazioni pittoriche e scultoree che raccontano secoli di fede e arte; scopritelo insieme alla Cattedrale e al Museo Diocesano attraverso gli itinerari di Parma capitale ducale .