La storia dei Re Magi a Parma e Fidenza è così importante da essere raffigurata con l’efficacia e la sintesi della scultura romanica sulla facciata degli edifici religiosi principali: il Battistero di Parma e la Cattedrale di Fidenza.
I tre re pagani, maghi e astrologi, dal lontano Oriente seguono una stella e arrivano a Betlemme per adorare “il re dei Giudei”. Col loro viaggio rappresentano i fedeli che scelgono di farsi guidare dalla fede nel cammino spirituale.
I Re Magi a Parma e Fidenza: re Erode
Il Vangelo di San Matteo racconta che i Magi, alla ricerca del re dei Giudei, furono convocati da re Erode, turbato e interessato. Sulla facciata della torre di sinistra della Cattedrale di Fidenza re Erode è raffigurato come un vecchio dalla lunga barba con tutti gli attributi della regalità: è coronato, siede su una sorta di trono e impugna scettro e globo. Gli rendono omaggio un cortigiano e un soldato in armatura; alle porte della città c’è una guardia armata.
I Re Magi a Parma e Fidenza: verso Betlemme
Grazie alle indicazioni di re Erode i tre Re possono infine dirigersi alla meta: sulla stessa torre a Fidenza li vediamo rappresentati a cavallo durante il viaggio verso Betlemme. Sopra la greca che li incornicia leggiamo i nomi che la tradizione attribuisce loro: Gaspare, Baldassarre e Melchiorre. Tutti e tre indossano la corona e ricchi abiti mentre solo due hanno la barba perché spesso i magi sono chiamati a rappresentare le diverse età dell’uomo. L’immagine del loro viaggio era davvero appropriata per la Cattedrale di Fidenza, frequentata dai pellegrini della via Francigena!
I Re Magi a Parma e Fidenza: l’Epifania
Ecco infine i Re Magi in adorazione del Bambino, seduto sulle ginocchia della madre. Così sono rappresentati a sinistra del portale centrale della Cattedrale di Fidenza e a Parma nella lunetta del portale del Battistero verso la Cattedrale. Le rappresentazioni seguono lo stesso schema ma il restauro a Parma ha riportato alla luce i colori delle sculture.
Al centro siede la Vergine in trono: ha un fiore nella mano destra e tiene in grembo Gesù. Alla sua destra, in posizione d’onore, ecco i tre Re. Il primo, inginocchiato, con la barba fluente è il più vecchio, il secondo alle sue spalle sembra indicare il Cristo al terzo, che a Parma è il più giovane, senza barba. I Magi porgono i loro doni al Bambino: simbolicamente l’oro si riferisce alla sua natura regale, l’incenso alla sua natura divina, mentre la mirra è un presagio della sua futura passione. Tanto a Fidenza quanto a Parma il racconto prosegue alla sinistra della Vergine, dove un angelo avverte in sogno Giuseppe di fuggire in Egitto perché re Erode sta cercando il Bambino per ucciderlo.
La Chiesa considera l’Epifania, cioè la manifestazione di Cristo al mondo, un momento importante dell’anno liturgico che celebra solennemente il 6 gennaio. A Parma ogni anno nel pomeriggio si tiene il Corteo dei Magi che parte da Piazza Duomo per raggiungere il presepe francescano presso la chiesa della SS. Annunziata in Oltretorrente.