Nel Cinquecento il sogno di creare uno stato per la propria famiglia porta i Farnese a Parma.
Anche se il Ducato di Parma e Piacenza nel 1545 nasce da un precario accordo tra papa Paolo III e l’imperatore Carlo V, lo stato dei Farnese continuerà a esistere fino all’unità di Italia!

La prima capitale è Piacenza, ma proprio lì alcuni feudatari ribelli uccidono il primo duca Pierluigi Farnese, il figlio di papa Paolo III. Per qualche tempo Piacenza è perduta per i Farnese che stabiliscono a Parma la loro capitale. I nipoti del Papa – Alessandro, il Gran Cardinale e Ottavio, che diventa il secondo duca di Parma, assicurano l’esistenza del Ducato

Paolo III Farnese e i nipoti

I Farnese a Parma: un grande progetto dinastico

I Farnese sono in stretto rapporto con le maggiori corti europee rinascimentali. Quando il nuovo ducato padano va ad aggiungersi ai feudi di famiglia nel Lazio, l’ambizione della famiglia non conosce limiti. Grazie a un’accorta politica militare e matrimoniale il progetto è creare un grande stato moderno, ben organizzato e centralizzato che si espanda addirittura oltre i confini italiani.

Stemma farnesiano

Questo progetto è troppo ambizioso; col tempo la sfera di influenza della famiglia si ridimensionerà drasticamente. La famiglia perde le sue connessioni con la corte papale e suoi feudi laziali; ma il ducato padano resta farnesiano.
A Parma e Piacenza invece le rivalità tra i rissosi feudatari locali consentono ai Farnese di imporre gradualmente il loro dominio.

I Farnese a Parma: le architetture, la musica, le collezioni

I Farnese a Parma Palazzo del Giardino

 

L’arrivo dei Farnese a Parma rimodella la città. Le architetture sono il segnale più forte e duraturo del nuovo potere.
Per prime sorgono le residenze ducali che si articolano sulle due sponde del torrente attraverso il Giardino Ducale e la Pilotta. A sud a difesa della città viene eretta la fortezza pentagonale della Cittadella. Il centro città e i quartieri popolari della città in Oltretorrente si arricchiscono di chiese e oratori.

 

Ranuccio II duca di Parma

 

I Farnese ricorrono allo sfarzo e alle arti come strumento per legittimare e affermare il proprio potere. Quando la dinastia si estingue nei primi decenni del Settecento, l’erede Don Carlo di Borbone dispone il trasferimento  nella Reggia di Capodimonte a Napoli della maggior parte dei tesori di famiglia che si trovavano nelle diverse residenze.

A distanza di secoli le committenze prestigiose, le antichità, i quadri, gli oggetti rari e preziosi continuano a testimoniare lo splendore di casa Farnese.

A Parma la mostra “I Farnese – Architettura, Arte, Potere”

I Farnese mostra Parma

 

Il Complesso Monumentale della Pilotta sta per ospitare una grande mostra dedicata ai Farnese e al loro uso politico del mecenatismo.

Per qualche mese alcuni dei maggiori capolavori delle collezioni farnesiane torneranno ad abitare le poderose architetture che racchiudono l’eccezionale Teatro Farnese.

Dipinti di Tiziano e Raffaello, oggetti dal Gabinetto delle Cose Rare di Capodimonte, medaglie, pagine di musica, disegni e modelli di architettura, risorse multimediali contribuiranno a rievocare lo sfarzo di una casata e di un’epoca.

La mostra “I FARNESE. Architettura, Arte, Potere” si terrà dal 18 marzo al 31 luglio 2022. Contattatemi per una visita guidata: sarà  un’occasione speciale per conoscere meglio storie e personaggi farnesiani.
Nella sezione Parma capitale ducale potete scoprire altri tesori della nostra piccola capitale.