Dal traffico ad un silenzio inatteso, dalla luce ad una penombra avvolgente che pian piano rivela tracce di un tempo remoto, denso di fascino: è ciò che si vive entrando nella chiesa di Santa Croce a Parma.
Santa Croce, sorta in epoca medievale al di fuori della cerchia muraria cittadina, costituiva un punto di riferimento importante per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena per affari o per devozione. La dedicazione alla Croce rimandava alla Terrasanta, inoltre la chiesa offriva un ostello destinato all’accoglienza dei viandanti. Nonostante le trasformazioni secentesche, un periodo di abbandono e restauri novecenteschi poco filologici, è rimasto l’elemento decorativo medievale di maggior pregio: una serie di capitelli che raffigura un vivace bestiario.
Grifoni, serpenti, centauri e sirene sono alcuni dei soggetti rappresentati. Frutto di un’epoca in cui il reale e il fantastico erano strettamente intrecciati mostrano figure talvolta rozze, ma ancora oggi cariche di una forza espressiva che coinvolge chi le guarda, e che spinge a cercarne il significato nascosto. Diversi studi le hanno interpretate, catalogate, comparate, eppure c’è tuttora qualcosa che le rende impalpabili, sfuggenti e per questo incredibilmente affascinanti.
Una foresta di simboli nella quale è bello perdersi, lasciandosi andare a suggestioni che nel corso del tempo hanno incantato pellegrini, mercanti, soldati e che non mancano di rapire lo sguardo ed il pensiero anche degli uomini di oggi.
Per scoprire Santa Croce e altri monumenti coevi vi invitiamo a scegliere l’itinerario cittadino Il medioevo a Parma o l’itinerario Per antichi cammini lungo la via Francigena.