Duecento anni fa, l’8 settembre 1815, nasceva a Lodi Giuseppina Strepponi, compagna fedele di Giuseppe Verdi. Peppina e il suo caro Mago (questi i nomignoli che usano nelle loro lettere) formarono una coppia inossidabile e decisamente al di fuori delle convenzioni dell’epoca.

Busseto-casa-Barezzi-ritratto-giovanile-StrepponiGiuseppina era una donna indipendente; prima di legarsi a Verdi aveva avuto una carriera di successo come soprano e un “passato” sentimentale che le aveva lasciato due figli nati fuori dal matrimonio (che non avranno posto nella sua vita con il Maestro).

Verdi in giovane età aveva perso due figli ed era rimasto vedovo mentre ancora lottava per affermarsi professionalmente. Nonostante l’assenza di altri legami coniugali però, la loro relazione iniziò con una convivenza decennale a cui solo nel 1859 seguì il matrimonio in forma privata. Non ebbero figli e adottarono una nipote di Verdi – Maria Filomena – capostipite degli attuali eredi Carrara-Verdi.

Villa-Verdi-Sant'Agata-camera-di-Giuseppina-StrepponiL’ostilità dei benpensanti locali nei confronti di Giuseppina rese impossibile la vita della coppia a Busseto (dove Verdi aveva acquistato Palazzo Dordoni-Cavalli – ora Palazzo Orlandi – un bel palazzo neoclassico) e così nel 1851 Verdi decise il trasferimento a Villanova d’Arda nella tenuta di Sant’Agata che divenne la residenza più amata della coppia e luogo verdiano per eccellenza.

VerdiIl loro legame sentimentale ebbe anche importanti risvolti professionali. Nonostante il carattere difficile di Verdi, Giuseppina riuscì sempre a consigliarlo e sostenerlo con competenza, discrezione e buon senso. Mi piace pensarla così come la ritrae Melchiorre Delfico: una grande donna, un po’ defilata, al fianco di un grande uomo, un po’ burbero.

In ottobre si festeggia il compleanno di Giuseppe Verdi e anche nel 2016 dal 1 al 31 ottobre si tiene il Festival Verdi con vari appuntamenti presso il Teatro Regio e a Busseto.
L’itinerario Verdi: musica e non solo vi permetterà di scoprire i luoghi verdiani e la passione del Maestro per la buona tavola.