La Cattedrale di Parma, oltre ad essere un luogo di culto, è anche uno straordinario contenitore di storie legate alle vicende della città: per esempio la cappella del Comune. Nel corso dei secoli l’autorità civica, insieme alle corporazioni e ai semplici cittadini, ha costituito un’importante presenza in Cattedrale, che nel Medioevo era  considerata simbolo ed espressione di una forte identità comunitaria.

Nel 1410 a Parma infuriò una violenta epidemia di peste, e così il Comune decise di erigere una cappella in Cattedrale, per dare ai cittadini un luogo dove pregare i due santi protettori contro questo morbo: San Sebastiano e San Fabiano. Il dies natalis – giorno della morte di Sebastiano – era celebrato il 20 gennaio, data in cui si ricordava anche il papa martire Fabiano, motivo per cui i due culti finirono per essere associati.

La decorazione fu affidata alla più attrezzata bottega artistica presente in città, quella del pittore e miniatore Bertolino de’ Grossi. I lavori si protrassero fino al 1436, anno in cui la cappella del Comune risulta officiata. Gli artisti resero omaggio al Comune inserendo negli affreschi richiami alle virtù civili della fede e della giustizia e  due simboli presenti nell’araldica municipale: lo stemma crociato e il torello, legato ad un celebre podestà del passato di nome Torello da Strada.

 

 

 

 

 

La storia di San Sebastiano, tratta dalla Legenda aurea di Jacopo da Varagine, si snoda lungo le pareti e colpisce sia per la ricchezza decorativa che per la vivacità narrativa. Il racconto è incalzante, gli episodi rappresentano un vorticoso susseguirsi di guarigioni, conversioni e martiri. Sebastiano incarna il miles Christi, cavaliere della fede che affronta eroicamente ogni difficoltà. Il martire diventa un modello di riferimento di un’istituzione e di una cittadinanza che vogliono esaltare i valori della loro civiltà.

Uno degli episodi più interessanti del ciclo rappresenta Sebastiano dinnanzi a Diocleziano e Massimiano. La scena si svolge all’interno di un raffinato palazzo. Il santo discute di fronte ai due imperatori mentre al piano di sopra due eleganti fanciulle si dedicano ad attività tipicamente femminili: la musica e la filatura. Qui funzione narrativa e scenica si intrecciano in modo perfetto, dando vita ad una composizione davvero felice.

 

La cappella del Comune è solo uno dei gioielli che impreziosiscono la Cattedrale di Parma, un luogo che vi sorprenderà per la varietà e la qualità delle opere d’arte che custodisce. Scoprite questo e tanto altro scegliendo l’itinerario Il Medioevo a Parma: sarà un tour che resterà certamente impresso nella vostra memoria!