Quest’estate un viaggio in Umbria, a un anno dai terremoti che hanno sconvolto l’Italia centrale, è stato anche una scelta di solidarietà nei confronti di una regione duramente colpita dal sisma anche in ambito turistico.
Attraverso alcune immagini legate ai ricordi più belli di una settimana trascorsa nella Valle Umbra vorrei invitarvi a visitare una regione accogliente, ricca d’arte e tradizioni per apprezzare il suo paesaggio di campi coltivati, oliveti, boschi e città e borghi storici arroccati sui colli, la cordialità della sua gente e la genuinità dei suoi cibi.
Borghi e colli
Il cuore dei paesi umbri si scopre a piedi, percorrendo scale, salite, vie strette e tortuose che svelano piazze scenografiche, vedute panoramiche o scorci pittoreschi. Piazza Duomo nel centro di Spoleto si spalanca ai piedi di una scalinata e in occasione del Festival dei 2 Mondi diventa un palcoscenico d’eccezione.
Salendo, salendo, si raggiunge la Rocca Albornoziana che domina la città. Il giro della Rocca è una bellissima passeggiata panoramica. La visita è facilitata da scale mobili e ascensori che collegano il centro storico ai parcheggi.
Le tracce del passato
Il passato convive col presente in Umbria. Alle vestigia dell’antica Roma si sovrappongono i segni di altre epoche.
Un viaggio in Umbria non può prescindere dalla via Flaminia, antica e nuova, collega ancora i centri abitati e con il mutare del suo tracciato ne ha decretato l’ascesa o la decadenza; il Museo archeologico di Spoleto si trova all’interno di un ex monastero sorto nel Trecento nell’area del teatro romano; a Campello sul Clitumno si trova un tempietto paleocristiano costruito in epoca longobarda con materiali di recupero romani: la zona infatti era sacra per i pagani che vi adoravano Clitumno, il dio del fiume.
La verde Umbria
L’Umbria è una regione verde, ricca d’acque. Sono frequenti le fontane che offrono ristoro al passante e Monteluco, il monte collegato a Spoleto dall’antico acquedotto chiamato Ponte delle Torri, è ancor oggi ricoperto da lecci ultracentenari. Un tempo il monte e i boschi erano consacrati a Giove e già nel III sec. a.C. i Romani li tutelarono con una legge apposita, forse la prima legge di tutela ambientale della storia!
Arte e fede
Chiese, monasteri, pievi ed eremi costellano il territorio e spesso custodiscono tesori d’arte poco conosciuti.
Nel complesso museale di San Francesco a Montefalco la vita del santo è illustrata con limpidi colori nel bellissimo ciclo quattrocentesco di affreschi di Benozzo Gozzoli.
All’interno della ex chiesa di Ss. Giovanni e Paolo (che ora è una sede espositiva, non sempre aperta) si può vedere un’antichissima rappresentazione del martirio di Thomas Becket arcivescovo di Canterbury che segue di pochi anni l’episodio avvenuto nel 1170.
Buon cibo e tradizioni
L’Umbria è anche terra di rievocazioni storiche, tradizioni e disfide tra contrade.
In un mix tra religione, cultura popolare e gastronomia, a Montefalco in agosto si celebrano il vino locale, il Sagrantino, Santa Chiara della Croce e la Fuga del Bove.
A Bevagna il Mercato delle Gaite di fine giugno rievoca la vita cittadina del Duecento-Trecento con costumi d’epoca e la ricostruzione accurata di botteghe e mestieri medievali che sono poi fruibili tutto l’anno grazie a visite guidate e laboratori. Nella cartiera della Gaita di San Giovanni si può vedere nascere un foglio di carta da un sacco di stracci!
Infine un viaggio in Umbria è anche un viaggio nei sapori di una terra dove l’agricoltura è di qualità. Olio extravergine, vini eccellenti, tartufi e cereali accompagnano piatti tipici come gli strangozzi, carni e salumi … ma questa è un’esperienza da vivere, non da raccontare!
Quali i legami fra Parma e l’Umbria? Anche Parma come molte città umbre fu ufficialmente fondata dai Romani; San Francesco è stato anche a Parma e la città ne conserva il ricordo. Anche Parma fu longobarda e in città è stato ritrovato il corredo funebre di una principessa longobarda. Scoprite con noi Parma e i suoi sapori!