Alessandro Farnese, duca di Parma e Piacenza, è considerato il più grande condottiero dopo Giulio Cesare. La sua vita fu breve – morì infatti a soli 47 anni – ma intensa in un secolo come il Cinquecento segnato da aspri conflitti
Il destino di Alessandro
Fin dalla nascita nel fatidico 1545 che vide sorgere anche il Ducato di Parma e Piacenza, Alessandro era destinato a diventare un protagonista della sua epoca. Il nonno materno era l’imperatore Carlo V; il bisnonno paterno era Papa Paolo III.
A Parma crebbe con l’educazione di un guerriero, forte fisicamente e con un’ottima preparazione teorica. In un ritratto custodito nel Complesso Monumentale della Pilotta Gerolamo Mazzola Bedoli lo ritrae fanciullo – ma in armi – tra le braccia della Città di Parma; in realtà a soli 11 anni dovette lasciare la città per proseguire la sua educazione alla corte di Spagna presso lo zio Filippo II che fu sempre arbitro del suo destino, in pace e in guerra.
Alessandro Farnese duca di Parma e Piacenza e Gran Capitano
La gloria militare di Alessandro è legata alla battaglia di Lepanto e soprattutto alle sue imprese nelle Fiandre protestanti in rivolta contro l’autorità spagnola cattolica.
Nella Biblioteca monumentale del Monastero benedettino di San Giovanni Evangelista a Parma un grande affresco illustra la battaglia di Lepanto. Tra gli altri spicca il vascello capitanato da Alessandro duca di Parma e Piacenza.
Nella piazza principale di Piacenza – chiamata infatti Piazza Cavalli – si ergono due magnifici monumenti equestri dedicati ad Alessandro Farnese e a suo figlio Ranuccio I. Le maestose statue bronzee sono stati realizzate da Francesco Mochi da Montevarchi tra il 1612 e il 1628.
Il monumento ad Alessandro Farnese in particolare ha un dinamismo straordinario. Cavallo e cavaliere sono investiti da un vento teso, che ne scompiglia la criniera del primo e gonfia il mantello del secondo. Avanzano fieri ed eleganti, incarnando perfettamente l’immagine del potere. Un bassorilievo bronzeo nel piedestallo ricorda una delle imprese più prestigiose della carriera di stratega di Alessandro: l’assedio della città di Anversa nel 1585 grazie alla costruzione di un ponte di barche sul fiume Schelda.
Alla morte del padre, un anno dopo, Alessandro assume ufficialmente il governo del Ducato, ma resta al servizio del re di Spagna, affidando la reggenza al figlio Ranuccio. A Parma fa costruire una fortezza pentagonale – la Cittadella – che tuttora caratterizza la pianta della città.
Le spoglie mortali di Alessandro duca di Parma e di Piacenza giacciono nella cripta della basilica di Santa Maria della Steccata a Parma, in un sarcofago con la semplice scritta “Alexander”.
La storia di Alessandro Farnese duca di Parma e di Piacenza è avvincente e strettamente legata alle vicende storiche del suo tempo, scoprite interessanti particolari sul Ducato farnesiano attraverso gli itinerari Parma capitale ducale e Parma e dintorni .