Come stare al fresco d’estate a Parma e dintorni quando afa e canicola incombono sulla pianura?
Il problema è antico e prima dei condizionatori si faceva ricorso a soluzioni semplici e ingegnose …
Al fresco d’estate in città
Una caratteristica di Parma e di molti altri centri emiliani sono i portici che offrono riparo dal solleone estivo – oltre che dai rigori invernali. Nella centralissima Piazza Garibaldi a Parma l’imponente Palazzo Comunale si innalza sui Portici del Grano che, oltre ad offrire riparo ai passanti, proteggevano le merci quando in Piazza Grande si teneva il mercato. Nella stessa piazza si impongono all’attenzione i moderni portici di ordine gigante eretti sulle macerie del Dopoguerra negli anni Cinquanta.

Viale alberato Lungoparma
I viali alberati, purtroppo spesso trascurati negli ultimi decenni, sono un’altra bella caratteristica del centro città, particolarmente apprezzabile in estate.
Al fresco d’estate a Parma e dintorni: il lusso del ghiaccio
Fino al primo Dopoguerra, quando non esistevano i frigoriferi, le dimore più lussuose disponevano di ghiacciaie, alcune tuttora esistenti. Dato che non era possibile “produrre” il freddo con mezzi chimici o fisici, ci si organizzava per conservare il freddo invernale.

Ghiacciaia nel giardino del Monastero di San Paolo
Le ghiacciaie erano ambienti cilindrici, interrati in parte, con mura spesse di pietra o mattoni. Venivano costruite in posizione ombreggiata, preferibilmente a nord-ovest e ricoperte con terra e pietre per favorire l’isolamento termico. In inverno vi si accumulavano strati di neve o blocchi di ghiaccio, poi la ghiacciaia veniva sigillata e riaperta nella stagione calda. Il freddo serviva naturalmente alla conservazione dei cibi, ma anche per preparare bevande o sorbetti ghiacciati, raffinato privilegio nel caldo torrido dell’estate padana.

La ghiacciaia di Villa Verdi

La ghiacciaia della Rocca di Sala Baganza – Museo del Vino
Alcune ghiacciaie sono ancora visitabili, per esempio la ghiacciaia di Giuseppe Verdi nel parco di Villa Sant’Agata che era alimentata dal ghiaccio del laghetto poco distante o la ghiacciaia nei sotterranei della Rocca di Sala Baganza che fa parte del percorso espositivo del Museo del Vino.
E adesso che il ghiaccio non è più un lusso riservato a pochi privilegiati, anche una passeggiata in città è più piacevole gustando un delizioso gelato!
Scegliete l’itinerario Verdi e non solo per scoprire villa Sant’Agata, la tenuta di campagna che Verdi abitò quando era ormai un compositore di successo; la Rocca di Sala Baganza è uno dei Castelli del Ducato da visitare al fresco d’estate a Parma e dintorni!